Guido Chiarelli (1902-1982) fu un pioniere nel campo della pubblica illuminazione a Torino, per il numero e la qualità degli impianti realizzati. Particolare rilievo ebbe il suo contributo alla illuminazione della città per le celebrazioni del Centenario dell'Unità d'Italia (Italia 61). In questa sede si vuole ricordare la vita e la sua opera.
domenica 22 gennaio 2023
Guido Chiarelli ricordato su CIVICO20NEWS - gennaio 2023
Di solito, al momento di rievocare per i Lettori di Civico20News qualche personaggio torinese del passato, prossimo o remoto, il primo momento è costituito dalla ricerca delle fonti. Questa attività oggi è semplificata dalla rete che permette di accedere a pubblicazioni altrimenti irraggiungibili. Talora si riscontrano ancora zone d’ombra, anche a causa di perdita o inaccessibilità agli archivi familiari.
Non è questo il caso del protagonista di questo scritto, l’ingegner Guido Chiarelli, ricordato come «il poeta della luce» per la sua attività pionieristica nella illuminazione pubblica torinese.
Guido Chiarelli, nato a Caltanissetta il 24 settembre 1902, inizia a frequentare l'Università di Palermo: il padre Angelo lo vorrebbe ingegnere minerario, ma lui si laurea nel 1927 al Politecnico di Torino dove ha frequentato il corso di laurea in ingegneria elettrotecnica.
Impiegato al Comune di Torino dal 1928, vi lavora per quarant'anni con una progressione di carriera che lo porta, dal 1956 al 1968, al ruolo di capodivisione. Impianti elettrici interni, impianti termici, gasdotti, orologi, semafori, sono i soggetti della sua attività e si ricorda anche una colonnina luminosa segnaletica da collocare alle fermate dei tram, ideata negli anni Cinquanta...
giovedì 3 novembre 2022
"LUCI PER LA CITTA'" mostra a Torino per GUIDO CHIARELLI (25 ottobre-5 novembre 2022)
_______
Nel 120° anniversario della nascita, GUIDO CHIARELLI (1902-1982), pioniere della illuminazione pubblica, è ricordato a TORINO con una grande mostra che raduna circa settanta artisti.
______
Luci per la città, la mostra
______
Dal CATALOGO (a cura di Lidia Chiarelli e Raffaella Spada):
_________
Stiamo attraversando tempi difficili, tempi bui, e non solo in senso metaforico.
Lo sappiamo, ce lo sentiamo ripetere. Tra le misure straordinarie, per fronteggiare il caro energia, c’è anche la riduzione dell’illuminazione pubblica: numerosi comuni hanno deciso lo spegnimento dell’illuminazione dei siti monumentali e l’abbassamento del livello di potenza degli impianti.
La mostra Luci per la città vuole farci uscire temporaneamente da questa oscurità invitandoci a rivolgere uno sguardo al passato e a ripercorrere gli ultimi decenni della storia della illuminazione quando le città, Torino in particolare, facevano a gara per essere definite nuove città delle luci e appropriarsi del titolo di “ville lumière” come Parigi.
Guido Chiarelli, a cui questa mostra è dedicata nel 120° anniversario della sua nascita, è stato un pioniere della illuminazione pubblica ed ha trascorso circa 40 anni allo studio di nuovi impianti non solo funzionali, ma anche esteticamente rilevanti. Ha saputo mettere la luce al servizio del bello: sono rimaste famose le sue illuminazioni artistiche di fontane, palazzi e monumenti storici, tanto da essere ricordato come “il poeta della luce”.
Ringraziamo dunque tutti gli artisti che hanno voluto ripercorrere con noi le vie e le piazze di notte e che sono stati capaci di stupirsi di fronte alla bellezza delle luci, cogliendone il potere di rimodellare gli spazi e di trasformarli in vere scenografie teatrali.
E ci auguriamo che i fruitori di questa mostra siano alla fine portati a concordare con la riflessione di Vincent van Gogh:
Penso spesso che la notte sia più viva e intensamente colorata del giorno.
sabato 23 ottobre 2021
Guido Chiarelli ricordato al Polo del Novecento - Torino 22 ottobre
Al Polo del 900 il 22 ottobre 2021, una fiaba di Hans Christian Andersen, "Il Vecchio Lampione" ha fatto da filo conduttore alla presentazione del libro di Paolo Silvetti "Torino città illuminata. Alla scoperta dei suoi lampioni storici", Daniela Piazza Editore.
Momenti magici che ci hanno trasportato indietro nel tempo a conoscere la storia della illuminazione pubblica della nostra città.
Ancora una volta è stata ricordata l'opera di Guido Chiarelli, che negli anni '60 - con i suoi progetti innovativi - cambiò il volto notturno di Torino trasformandola in una nuova "Ville Lumière".
mercoledì 9 settembre 2020
La fontana luminosa al Valentino di Torino, ideata da Guido Chiarelli: un progetto di restauro
Articolo della giornalista Francesca Lai (LA STAMPA, Torino 3 settembre 2020).______________
https://www.lastampa.it/torino/2020/09/03/news/fontana-luminosa-al-valentino-ora-c-e-chi-vuole-restaurarla-servono-500mila-euro-1.39262122
_____________________
Ideatori dell'iniziativa per il restauro della fontana sono: Francesco Maiolo, l’avvocato Cristian Scaramozzino e l’architetto Francesca David.
_____________________
Un’iniziativa che potrebbe fare tornare all’antico splendore l’opera di Guido Chiarelli progettata per i festeggiamenti di Italia ’61 e spenta pochi mesi dopo...
lunedì 8 luglio 2019
Lidia legge "IL GIARDINO INCANTATO" poesia da lei dedicata al padre Guido Chiarelli
Discorso e poesia di Lidia Chiarelli
https://www.youtube.com/watch?v=zkRhXfbX1wg&t=114s
Buongiorno a tutti e grazie davvero per essere intervenuti a questo evento che celebra ed onora il lavoro svolto da mio padre nel campo della illuminazione pubblica per il Comune di Torino. Certo potete immaginare quanto sia grande la mia emozione oggi nel vedere riconosciuti e premiati i suoi lunghi anni di lavoro.
Ai ringraziamenti già presentati da mio figlio Alessandro aggiungo UN GRANDE GRAZIE a tutto il personale dell’Ufficio Toponomastica del Comune, in particolare il geom. MAURIZIO AMBROSIO e la Dott. CLAUDIA MANAVELLA che ci hanno guidati a realizzare questo momento celebrativo.
Desidero concludere gli interventi di famiglia con la lettura della poesia che ho dedicato a mio padre nel 2011 per i 150 anni dell’Unità d’Italia. La poesia, pubblicata sul sito Italia61 Live, è intitolata IL GIARDINO INCANTATO, in ricordo di quello che era il GIARDINO ROCCIOSO al Valentino nel 1961, ed è accompagnata dall’opera (La Fontana Butterfly) di Gianpiero Actis qui esposta.
3 luglio 2019: Cerimonia di scoprimento della targa per Guido Chiarelli
Discorso del nipote Alessandro Actis:
D’inverno ci sono i lampioni più belli di sempre. Si accendono presto e hanno dita di luce nel buio. Ma la gente ha le mani in tasca e il passo veloce di chi non guarda.
Vorrei dunque iniziare il mio intervento con questa citazione di Fabrizio Caramagna, studioso torinese e scrittore di aforismi.
E’ un invito a guardare la nostra città sotto un’altra angolazione, la città che - quando cala la sera - si accende con la luce artistica dei lampioni.
In questa bellezza della illuminazione pubblica credeva fermamente mio nonno, Guido Chiarelli, che è stato definito il “poeta della luce”.
Dal 1928 al 1968 lavorò al Comune di Torino dove progettò e realizzò numerosi innovativi impianti di illuminazione tanto che Torino cominciò ad essere indicata dai mezzi stampa come la Ville Lumière italiana.
Tra i ricordi di famiglia, mi ha sempre colpito il fatto che mio nonno desiderava coinvolgere la moglie e figlia nel suo lavoro e la sera spesso si recavano insieme a prendere visione dei risultati ottenuti con la realizzazione dei nuovi progetti di illuminazione di tratti stradali, piazze e giardini.
Come è già stato ricordato, particolarmente significativo fu il ruolo da lui svolto durante le celebrazioni di “Italia 61”, un progetto che – come sappiamo - si rivelò un grande lavoro di équipe dove il valore identitario della città venne riscoperto, affermato e consolidato.
Proprio qui al Valentino mio nonno progettò per l'esposizione universale del 1961 l’illuminazione delle fontane e del giardino roccioso offrendo così un risvolto artistico a questo giardino voluto dall’amico Cavaliere del Lavoro Giuseppe Ratti.
Desidero dunque ringraziare tutti voi che siete intervenuti, ringrazio il Comune di Torino nella persona della sindaca Chiara Appendino e del Presidente del Consiglio Comunale Francesco Sicari, il Consigliere Comunale Federico Mensio, qui in rappresentanza del Consiglio Comunale e il Presidente della circoscrizione 8 Davide Ricca e grazie anche a tutti i membri della Commissione Comunale per la Toponomastica. A tutti dunque grazie per questa giornata di commemorazione e scoprimento della targa a ricordo delle opere realizzate in quarant’anni di lavoro da mio nonno Guido Chiarelli per rendere più bella e attraente la nostra città.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Il Caffè Quotidiano: articolo sull'opera di Guido Chiarelli - giugno 2025
. “Et fiat lux”. Questa frase biblica (Genesi I, 3) viene accostata al primo atto compiuto da Dio subito dopo la creazione del cielo e del...

-
Il 24 maggio 2025 presso l'Istituto Testasecca di Caltanissetta il Prof. Enzo Falzone ha reso omaggio alla figura di GUIDO CHIARELLI, ...
-
. “Et fiat lux”. Questa frase biblica (Genesi I, 3) viene accostata al primo atto compiuto da Dio subito dopo la creazione del cielo e del...